Inchieste sulla Morte

La fine di Claretta secondo Pisanò

L’ex senatore del MSI Giorgio Pisanò, nell’inchiesta contenuta nel suo libro sulla morte di Mussolini, sostiene che la Petacci sarebbe stata vittima di stupro di gruppo ad opera dei partigiani e che (come Mussolini) non sarebbe morta a causa della fucilazione, ma a causa delle sevizie subite, ovvero in seguito a gravi emorragie dovute all’intromissione violenta di un bastone, od oggetto similare, negli orifizi ano-vaginali.

Tale ipotesi è stata espressa in seguito ad un’intervista radiofonica ad un sedicente medico che affermava d’aver assistito all’esame autoptico della donna, rilevando le tracce di liquido seminale e le lesioni interne.

Vengono inoltre citati strani ed apparentemente insensati episodi come l’ordine del CNL (inviato dal prof. Bucalossi, il “partigiano Guido”) di non effettuare l’autopsia sulla Petacci e lo scontro tra formazioni partigiane avvenuto prima dell’esposizione di Piazzale Loreto.

Il furgone che trasportava il corpo della Petacci e degli altri fucilati, venne fermatoin via Fabio Filzi ad un posto di blocco partigiano operato da una formazione delle Brigate Garibaldi.
I partigiani a bordo del furgone si rifiutarono di mostrare i corpi trasportati.

Le due formazioni armate si fronteggiarono sino all’intervento del comando generale.

Tali ipotesi non sono ma state suffragate sul piano storico ed anzi sono state spesso contestate dalla maggioranza degli storici contemporanei ai fatti.

Fonte: Wikipedia

La “vulgata lizzaniana”

L’uccisione accidentale di Claretta Petacci secondo la ricostruzione mostrata nel film “Mussolini Ultimo Atto” di Carlo Lizzani. Ridicola quanto inverosimile.

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