Esecuzione di Saddam: Bagdad zittisce Prodi

L’impiccagione dell’ex dittatore iracheno Saddam Hussein ha aperto una polemica tra il governo di Bagdad e molti governanti europei in particolare con Prodi che si era dichiarato sgomento per l’accaduto.
Yassim Majid, uno dei consiglieri del premier iracheno Nuri al Maliki, in una intervista telefonica all’emittente Tv di stato al Iraqiya, ha respinto con durezza le critiche avanzate nei confronti di Bagdad da diversi paesi europei riguardo all’esecuzione dell’ex ras.
Il consigliare iracheno ha puntualizzato che Saddam è stato condannato in un processo regolare e che la questione è un affare interno dell’Iraq aggiungendo: «Coloro che ci criticano hanno forse dimenticato i crimini commessi dal regime di Saddam Hussein contro gli iracheni e contro l’umanità ».

Poi, ha replicato al premier italiano Prodi ricordando che «alla fine della seconda guerra mondiale, Mussolini è stato processato per un solo minuto. Il giudice gli ha chiesto il suo nome e alla risposta “Benito Mussolini” gli ha detto: il tribunale vi condanna a morte e la sentenza è stata eseguita immediatamente».

Yassim Majid ci ha risparmiato il resto, forse non essendone a conoscenza, non citando la vergogna di Piazzale Loreto e l’eliminazione di Claretta Petacci, un crimine che nessun tribunale regolare militare o civile avrebbe mai potuto avallare.

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